Come puoi vedere per meglio capirci e comprendere alla tua destra puoi vedere una panoramica dentale di un classico paziente, che perdendo gli elementi dentali molari si trova oggi un riassorbimento di osso alveolare posteriore nel mascellare superiore, la zona con i cerchi in rossa. I cerchi in rosso sono i classici seni mascellari, che sono posizionati anatomicamente proprio sopra gli elementi molari, oggi assenti. Per questa ragione senti sempre parlare di atrofia dei seni mascellari. Se rifletti un attimo ti accorgerai, che se si vuole tornare a possedere una dentatura fissa, questa perlomeno è la zona più indicata per inserire degli impianti dentali, per sorreggere una protesi fissa per la masticazione. Il grave problema appunto che nonostante questa sia la zona strategica più indicata per inserire degli impianti dentali, non lo si possa fare perché manca totalmente l’osso.

In altri centri che non praticano la tecnica chirurgica del Galileus Cerclage Sinus®, per riabilitare i pazienti, con grave mancanza di osso alveolare posteriore del mascellare superiore, eseguono altre tipologia di tecniche chirurgiche.

Esempio: per cercare di ottenere una quantità d’osso sufficiente, per poter nuovamente inserire degli impianti dentali, nelle zona posteriori del mascellare superiore possono praticare la chirurgica degli innesti d’osso autologhi,  porzioni di osso che deriva dallo stesso paziente, che poi innesteranno, nelle zone atrofiche posteriori del mascellare superiore. I prelevamenti d’osso autologo, che derivino dello stesso paziente, vengono reperiti, dall’anca, dal mento, dalla cresta iliaca o dalla teca cranica, che il medico successivamente innesta nelle zone posteriori del mascellare con riassorbimento osseo. Questi interventi sono lunghi, invasivi, dolorosi, costosi senza garanzia di successo.

In altri centri che non praticano la tecnica chirurgica del Galileus Cerclage Sinus®, per riabilitare i pazienti, con grave mancanza di osso alveolare posteriore del mascellare superiore, eseguono altre tipologia di tecniche chirurgiche.

Esempio: Le tecniche chirurgiche che possono utilizzare per ottenere una quantità d’osso sufficiente, per inserire gli impianti dentali nelle zona ossee posteriori del mascellare superiore sono i grandi rialzi dei seni mascellari, che vengono realizzati eseguendo una piccola osteotomia, nella zona ossea del seno mascellare realizzando chirurgicamente una piccola botola nell’osso, una volta creato il passaggio, si alza delicatamente la membrana di Schneider e piano piano con una siringa apposita si inietta osso biologicamente compatibile con la biologia umana,  dopo l’innesto, si sutura la zona del mascellare interessata e si attende circa 6 mesi per la realizzazione dell’osso, se nel frattempo l’osso si è osteointegrato e creato un corpo unico dalla consistenza dura e resistente, si procede con l’inserimento degli impianti dentali, che anche in questo caso si dovrà aspettare altri 6 mesi circa, sino a giungere all’avvitamento della protesi dentale fissa, se nel frattempo tutto è andato nel verso giusto.

In altri centri che non praticano la tecnica chirurgica del Galileus Cerclage Sinus®, per riabilitare i pazienti, con grave mancanza di osso alveolare posteriore del mascellare superiore, eseguono altre tipologia di tecniche chirurgiche.

Esempio, nei centri, che non praticano l’innesto d’osso autologo o i grandi rialzi dei seni mascellari, oppure lo stesso paziente, chiede espressamente di evitarli, potrebbero optare, per risolvere la mancanza grave di osso alveolare posteriore del seno mascellare superiore del paziente con la soluzione chirurgica degli impianti zigomatici, questo intervento offre l’opportunità di sfruttare frontalmente l’osso basale dei due zigomi come ancoraggio, inserendo 2 impianti dentali zigomatici per ogni zigomo, questa procedura offre l’opportunità di ottenere al termine dell’intervento chirurgico la possibilità di sfruttare 4 supporti nell’osso frontale del premaxilla per avvitare una protesi fissa con 10/12 denti. Questa tecnica non prevede ulteriori impianti dentali nelle zone posteriori del mascellare per supportare la protesi dentale fissa durante le fasi future della masticazione.

In altri centri che non praticano la tecnica chirurgica del Galileus Cerclage Sinus®, per riabilitare i pazienti, con grave mancanza di osso alveolare posteriore del mascellare superiore, eseguono altre tipologia di tecniche chirurgiche.

Esempio nell’eventualità che il paziente non gradisca sottoporsi sia ad innesti d’osso autologo, che a grandi rialzi del seno mascellare, a volte si opta per la tecnica riabilitativa dell’implantologia tutto su 4, vuole dire evitare chirurgicamente le zone dei mascellari atrofici e in questo modo inserendo solo in zona frontale 4 impianti dentali, due più estremi, che affiancano il seno mascellare in maniera trasversale, e due sotto il naso circa, in questo modo, si ottiene una dentatura fissa, con appoggi frontali dei 4 impianti dentali, questa tecnica non prevede alcun ulteriore impianto nelle zone molari posteriori per supportare una protesi dentale fissa durante le fasi della masticazione. Generalmente viene associata alla protesi dentale detta Toronto Bridge, con 12 denti in composito o in ceramica con una falsa gengiva rosa.

In altri centri che non praticano la tecnica chirurgica del Galileus Cerclage Sinus®, per riabilitare i pazienti, con grave mancanza di osso alveolare posteriore del mascellare superiore, eseguono altre tipologia di tecniche chirurgiche.

Esempio nell’eventualità che il paziente non gradisca sottoporsi sia ad innesti d’osso autologo, che a grandi rialzi del seno mascellare, a volte si opta per la tecnica riabilitativa dell’implantologia tutto su 6, vuole dire evitare chirurgicamente le zone dei mascellari atrofici e in questo modo inserendo solo in zona frontale 6 impianti dentali, due più estremi, che affiancano il seno mascellare in maniera trasversale, e due sotto il naso circa, in questo modo, si ottiene una dentatura fissa, con appoggi frontali dei 6 impianti dentali, questa tecnica non prevede alcun ulteriore impianto nelle zone molari posteriori per supportare una protesi dentale fissa durante le fasi della masticazione. Generalmente viene associata alla protesi dentale detta Toronto Bridge, con 12 denti in composito o in ceramica con una falsa gengiva rosa.